Qual'è la differenza tra scrivere per un blog e quella per un social media come facebook, twitter o instagram?
La differenza sta essenzialmente nel motivo per cui lo fai.
Scrivendo su un social media la reazione degli utenti sarà immediata, ed anche i risultati.
Faccio un esempio, rimanendo nell'ambito del social media marketing: se devo vendere uno scaldabagno, magari in offerta, faccio un annuncio su facebook. Metto la foto, un titolo accattivante, un copy pertinente ed il prezzo che vale per quel momento: l'offerta.
Nel giro di qualche giorno, probabilmente ore, quel post non verrà visto più da nessuno, ma il mio risultato l'ho ottenuto, ovvero vendere quello scaldabagno perché in quel momento il prezzo era vantaggioso ed ho ottenuto il mio risultato nell'immediato.
Blog vs social media
Ma se lo stesso scaldabagno devo venderlo tutto l'anno cosa faccio? Devo fare in modo che siano gli utenti a trovarmi in rete, e per questo devo essere ben presente ed indicizzato sui motori di ricerca.
Per fare questo ho bisogno di un sito, o un blog dove scrivere tutte le parole chiave (le keywords) inerenti al prodotto che vendo, lo scaldabagno.
Ma non basterà scrivere VENDESI SCALDABAGNO, perché la rete sarà già satura di annunci simili e difficilmente appariremmo tra le prime pagine di google.
Anche se arrivasse una visita sul mio sito aziendale da Milano, ma io vendo lo scaldabagno a Roma, quella LEAD sarebbe inutile. Non mi avrebbe fatto vendere nulla.
Le keywords durano nel tempo
Mettiamo il caso invece che la mia keyword sia VENDESI SCALDABAGNO IN OFFERTA A ROMA, le cose potrebbero cambiare... e sicuramente in meglio. Innanzitutto è più probabile di riuscire a scalare la SERP di Google, migliorerei la mia posizione rispetto alla prima keyword, e in questo modo attiro anche gli utenti che cercano lo scaldabagno a Roma, dove ho il negozio.
Per fare questo però devo avere una buona conoscenza del prodotto, delle keywords appropriate, devo saperne scrivere ed argomentare e soprattutto conoscere la piattaforma del sito su cui è "alloggiato" il mio blog.
Non è una cosa da tutti ma bisogna rivolgersi a professionisti del settore: un SEO copywriter, ma il risultato durerà nel tempo.
Ecco che differenza c'è tra scrivere per i social network e scrivere per un blog.
Non è meglio o peggio scrivere per un social o per un blog, ma dipende dai risultati che si vuole ottenere (e comunque si può fare entrambe le cose).
Come già detto un post social è immediato mentre i risultati di un post-blog darà i suoi risultati a lungo termine ma duraturi.
Con il blog mi trovano gli utenti, con i social li cerco io.
Ed infatti è questa la differenza tra scrivere su un social network e un blog: mentre un post social ha dei risultati immediati, il post sul blog (o sito) durerà nel tempo. Ed anche quando vi sarete dimenticati di quel post-blog, questo continuerà a girare nella rete e generare lead e quindi VENDITE.
La differenza sta essenzialmente nel motivo per cui lo fai.
Scrivendo su un social media la reazione degli utenti sarà immediata, ed anche i risultati.
Faccio un esempio, rimanendo nell'ambito del social media marketing: se devo vendere uno scaldabagno, magari in offerta, faccio un annuncio su facebook. Metto la foto, un titolo accattivante, un copy pertinente ed il prezzo che vale per quel momento: l'offerta.
Nel giro di qualche giorno, probabilmente ore, quel post non verrà visto più da nessuno, ma il mio risultato l'ho ottenuto, ovvero vendere quello scaldabagno perché in quel momento il prezzo era vantaggioso ed ho ottenuto il mio risultato nell'immediato.
Blog vs social media
Ma se lo stesso scaldabagno devo venderlo tutto l'anno cosa faccio? Devo fare in modo che siano gli utenti a trovarmi in rete, e per questo devo essere ben presente ed indicizzato sui motori di ricerca.
Per fare questo ho bisogno di un sito, o un blog dove scrivere tutte le parole chiave (le keywords) inerenti al prodotto che vendo, lo scaldabagno.
Ma non basterà scrivere VENDESI SCALDABAGNO, perché la rete sarà già satura di annunci simili e difficilmente appariremmo tra le prime pagine di google.
Anche se arrivasse una visita sul mio sito aziendale da Milano, ma io vendo lo scaldabagno a Roma, quella LEAD sarebbe inutile. Non mi avrebbe fatto vendere nulla.
Le keywords durano nel tempo
Mettiamo il caso invece che la mia keyword sia VENDESI SCALDABAGNO IN OFFERTA A ROMA, le cose potrebbero cambiare... e sicuramente in meglio. Innanzitutto è più probabile di riuscire a scalare la SERP di Google, migliorerei la mia posizione rispetto alla prima keyword, e in questo modo attiro anche gli utenti che cercano lo scaldabagno a Roma, dove ho il negozio.
Per fare questo però devo avere una buona conoscenza del prodotto, delle keywords appropriate, devo saperne scrivere ed argomentare e soprattutto conoscere la piattaforma del sito su cui è "alloggiato" il mio blog.
Non è una cosa da tutti ma bisogna rivolgersi a professionisti del settore: un SEO copywriter, ma il risultato durerà nel tempo.
Ecco che differenza c'è tra scrivere per i social network e scrivere per un blog.
Non è meglio o peggio scrivere per un social o per un blog, ma dipende dai risultati che si vuole ottenere (e comunque si può fare entrambe le cose).
Come già detto un post social è immediato mentre i risultati di un post-blog darà i suoi risultati a lungo termine ma duraturi.
- Il post di un social deve essere breve, il copy deve essere persuasivo e catturare immediatamente l'attenzione dell'utente.
- Il post di un blog deve contenere almeno 300 parole, il testo deve rispettare una semantica SEO e periodicamente deve essere aggiornato. Se poi riesce a non annoiare il lettore con un copy accattivante è ancor meglio.
Con il blog mi trovano gli utenti, con i social li cerco io.
Ed infatti è questa la differenza tra scrivere su un social network e un blog: mentre un post social ha dei risultati immediati, il post sul blog (o sito) durerà nel tempo. Ed anche quando vi sarete dimenticati di quel post-blog, questo continuerà a girare nella rete e generare lead e quindi VENDITE.
Scrivere per un blog non è come scrivere per i social network. Ecco perché
Reviewed by Harry Palmer
on
marzo 19, 2020
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